ZIBALDONE, blog di Franco Tessitore

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Sunday, August 23 2020

Medaglie del disonore

Da quando si organizzano gare ci sono vincitori e vinti (banale). Nell’antichità i vinti spesso perdevano anche la vita. Nei tempi moderni agli sconfitti si concede il cosiddetto onore delle armi ed essi si inchinano ai vincitori (rare volte) riconoscendone il valore. Agli sconfitti viene attribuito il giusto plauso da parte dei vincitori (vedi il rugby) e le medaglie d’argento o di bronzo egualmente meritate e sudate.

Chi arriva secondo accetta il verdetto del campo e nello stesso tempo è orgoglioso di essere giunto a un passo dalla vittoria.

Purtroppo, da qualche tempo, nel gioco del calcio si va diffondendo l’atteggiamento antisportivo dei secondi che si levano dal collo la medaglia appena ricevuta come se fosse un segno di vergogna e di disonore. Ma se è questo il sentimento che li anima perché partecipare alla cerimonia?

L’ultimo spettacolo, in ordine di tempo, lo ha offerto l’Inter battuta meritatamente dal Siviglia nella finale di Europa League. Allenatore e giocatori che si liberavano della medaglia ancor prima di scendere dal palco, con l’aria schifata di chi pensa di aver subito un furto. Pazienza per i giocatori (spesso giovanotti ingenui facilmente suggestionabili), inaccettabile da parte di chi li guida e dovrebbe dare il buon esempio.

Monday, June 20 2016

Partecipazioni olimpiche da ripensare

Fanno notizia le squalifiche ed esclusioni dai prossimi giochi Olimpici di Rio causa doping. Questa volta tocca alla Russia.

E fanno notizia, altresì, i ricorsi di singoli atleti, sempre russi, contro tali decisioni che penalizzano, a parer loro, soprattutto chi non c’entra con le magagne. Questi atleti evidenziano un problema reale che non sarà risolto fino a quando non sarà eliminata la partecipazione per Stati (o per Comitati).

Nell’antica Grecia gli atleti gareggiavano a titolo personale, non in nome della propria città. Pensiamo che anche oggi questo sia possibile, aprendo all’iscrizione di qualsiasi atleta a prescindere dalla nazionalità purché non sia condannato per comportamenti illeciti. Ovviamente per evitare di avere un numero abnorme di concorrenti si potrebbe limitare la partecipazione a quelli accreditati di un dato punteggio o tempo o misura, a seconda della specialità. D’altronde c’è già stato, in passato, qualche esempio di partecipante sotto nessuna bandiera se non quella dello sport.