ZIBALDONE, blog di Franco Tessitore

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Tag - sport

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Sunday, August 23 2020

Medaglie del disonore

Da quando si organizzano gare ci sono vincitori e vinti (banale). Nell’antichità i vinti spesso perdevano anche la vita. Nei tempi moderni agli sconfitti si concede il cosiddetto onore delle armi ed essi si inchinano ai vincitori (rare volte) riconoscendone il valore. Agli sconfitti viene attribuito il giusto plauso da parte dei vincitori (vedi il rugby) e le medaglie d’argento o di bronzo egualmente meritate e sudate.

Chi arriva secondo accetta il verdetto del campo e nello stesso tempo è orgoglioso di essere giunto a un passo dalla vittoria.

Purtroppo, da qualche tempo, nel gioco del calcio si va diffondendo l’atteggiamento antisportivo dei secondi che si levano dal collo la medaglia appena ricevuta come se fosse un segno di vergogna e di disonore. Ma se è questo il sentimento che li anima perché partecipare alla cerimonia?

L’ultimo spettacolo, in ordine di tempo, lo ha offerto l’Inter battuta meritatamente dal Siviglia nella finale di Europa League. Allenatore e giocatori che si liberavano della medaglia ancor prima di scendere dal palco, con l’aria schifata di chi pensa di aver subito un furto. Pazienza per i giocatori (spesso giovanotti ingenui facilmente suggestionabili), inaccettabile da parte di chi li guida e dovrebbe dare il buon esempio.

Tuesday, October 20 2015

Tutti per Sarri

Adesso che arrivano risultati e bel gioco tutti a salire sul carro di Sarri. Sarri è un maestro di calcio, Sarri è l'erede di Sacchi, Sarri è un grande perché ha saputo tornare sui suoi passi, e, addirittura, Sarri ha ascoltato le nostre critiche, ecc. ecc.

Soprattutto quelli che avevano dubitato, che l'avevano giudicato inadeguato per una piazza come Napoli, che avevano visto nel suo ingaggio un ridimensionamento del 'progetto' ora si sprecano senza ritegno in lodi ed elogi e accusano gli altri che avevano detto aspettiamo, diamogli tempo, di aver emesso dei giudizi di cui essi stessi dovrebbero pentirsi.

Giravolte di giornalisti che si distinguono dagli avventori dei bar sport solo perché vengono pagati, che rappresentano bene il nostro carattere nazionale. Io fascista? ma quando mai? Non ho mai votato Berlusconi, l'ho sempre disprezzato, di nuovo ecc. ecc. Mai nessuno che riconosca l'errore, che dica correttamente "scusate, mi sono sbagliato".

Sunday, September 13 2015

L'Italia vince nello sport, perde nell'informazione

Ieri 12 settembre è stata una giornata gloriosa per lo sport italiano. Due atlete azzurre, Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno disputato la finale degli US Open (con la vittoria della prima), evento definito storico, e Fabio Aru si è imposto nella Vuelta spagnola distanziando di oltre 3' il capoclassifica Dumoulin.

Due eventi che erano stati anticipati nel tennis da fantastiche semifinali e nel ciclismo da una lotta serrata fra i due distanziati da una manciata di secondi, eccitando le aspettative della gente e ovviamente ricercati sui canali TV.

Inutilmente.

Mamma RAI non è stata in grado di acquistare nemmeno i diritti dell'ultima giornata e ha risposto NIET alle ricerche dei telespettatori proponendo gare di canzonette tra bambini, un serial poliziesco e una inchiesta giornalistica. E si che attraverso uno dei suoi canali ha continuato a proporre vecchi filmati sportivi.

Un grave errore dal punto di vista commerciale (pare che che con la nuova Direzione non sia cambiato nulla negli orientamenti e nelle scelte editoriali) e soprattutto un affronto all'utente pagatore.

Friday, April 20 2012

Calcio: dopo la sospensione riprendono le gare. Come se niente fosse

La morte sul campo del calciatore Morosini ha indotto la Lega a sospendere per una giornata le gare in programma. Il funerale dello sfortunato atleta è stato celebrato con grande concorso di tifosi. I mezzi di informazione si sono occupati per giorni della vicenda e gli inquirenti hanno aperto fascicoli per accertare eventuali responsabilità.

Da questo week end ricominciano le ostilità sportive e la scomparsa del giocatore si trasforma in un evento privato. Ma i problemi restano. Le misure di sicurezza, la prevenzione, i controlli non saranno messi in discussione e tutto continuerà come prima. Ma la discussione sulla presenza o meno di defibrillatori e di medici a bordo campo, su ambulanze pronte a partire, magari eliambulanze, rimane circoscritta ai massimi campionati, che sono quelli che calamitano l’attenzione dei supporter e dei media.

E invece le gare che ogni settimana vengono disputate sui cosiddetti campi di periferia sono migliaia e decine di migliaia sono gli ‘atleti’ che vi prendono parte. Su quei campi è difficile trovare misure di sicurezza idonee e strumenti di pronto soccorso, non parliamo di personale specializzato. Assistiamo talvolta a capocciate terrificanti con giocatori che restano a terra tramortiti e non si sa come soccorrerli. Con lentezza biblica, segno di cosciente inadeguatezza, arriva finalmente una bottiglietta d’acqua recata da un cosiddetto ‘massaggiatore’ fidando in misteriose virtù taumaturgiche. A volte deve essere chiamata un’ambulanza che, con tutta la buona volontà degli addetti, arriva con notevole ritardo rispetto al rischio corso dagli atleti.

Tutto è affidato alla buona sorte, al ‘destino’ che ogni tanto si prende qualche libertà. Che fare? Sui campi polverosi c’è poco da stare allegri, per quanto si possa discutere la situazione non migliorerà granché. L’unica soluzione sarebbe quella di fermare tutto, ma temiamo che non sia una soluzione praticabile.

Avanziamo due modeste proposte, che non servono a risolvere il problema ma possono aiutare a contenere gli incidenti pericolosi. Una è di carattere sportivo, sanzionare pesantemente, con espulsione , il giocatore reo di utilizzare i gomiti per liberarsi dell’avversario, una pratica che sta diventando sempre più generalizzata e cruenta. In secondo luogo imporre l’uso di un casco protettivo per tutti gli atleti, almeno a livello non professionistico. Se ci si rompe una gamba si risolve ma se ci si rompe la testa sono guai seri.

Il resto, come la presenza di un medico durante le partite è solo teoricamente realizzabile. Salvo smentita.

Saturday, February 4 2012

Francia-Italia spettacolo per minoranze

Un'entusiasmante Francia-Italia di rugby è andata in scena oggi 4 febbraio 2012 al Parc des Princes di Parigi in apertura del Torneo delle Sei Nazioni. Una gara di alto livello agonistico e spettacolare che ha risposto pienamente alle attese della vigilia, amplificate dalle schermaglie giornalistiche al di qua e al di là delle Alpi.

Uno spettacolo, però, negato alla maggior parte dei telespettatori perché appannaggio di emittenti a pagamento.

La TV di stato alla quale dobbiamo un sostanzioso canone annuale e che ci assilla da due mesi con i suoi inviti al pagamento è fuori dai giochi, di conseguenza i suoi utenti, cioè tutti (se si eccettuano appunto coloro che si possono permettere un ulteriore abbonamento), sono tagliati fuori dagli eventi più accattivanti e si devono accontentare di programmi nazional-popolari, di chiacchiere da condominio e di pseudogiornalismo.

Una ragione in più per dire basta al canone RAI!