“Non faccio sconti a nessuno, meno che mai al presidente del Consiglio e confermo tutto, anzi rincaro la dose su mignottocrazia, putinismo, devastazione della democrazia parlamentare, schifo per la legge elettorale che deve essere cambiata”, scrive Guzzanti sul suo blog (Corriere.it del 17.2.2011).

Uno penserebbe: ecco un politico tosto, determinato, incorruttibile, pronto a farsi carico del sentimento popolare contro i peggiori aspetti del berlusconismo, uno che farà una lotta senza quartiere, che si opporrà in ogni modo al presidente del Consiglio.

Poi si spiega: visto che “il Terzo Polo in cui avevo tanto sperato ha soltanto prodotto pasticciate ipotesi di coalizioni col Pd, rinunciando cioè a contendere a Berlusconi il suo elettorato” aderisco al gruppo dei Responsabili (sostenitore di Berlusconi).

Non fa una grinza: se non si fa una lotta seria al premier, conviene andare col premier. Chissà perché mi vengono in mente quelle bolle della solfatara che si gonfiano fino a fare splash.