E' iniziato il 96° Giro ciclistico d'Italia nella incantevole cornice di Napoli ma non è sul fatto agonistico o sul ritorno d'immagine per una città tanto bella quanto martoriata che vogliamo soffermarci. Piuttosto vogliamo stigmatizzare la scelta della RAI di utilizzare l'inglese per le informazioni sovrascritte.
Sarà pure funzionale alla trasmissione venduta all'estero ma ci pare un'altra abdicazione nella difesa della nostra lingua.
Una volta il ciclismo parlava italiano e francese, ora si è inserito l'inglese. La televisione d'oltralpe, però, non si sognerà mai di utilizzare una lingua che non sia la propria.
Anche questo è un modo per difendere la propria identità. Alcuni (i francesi) ci tengono, altri (gli italiani) la perdono giorno dopo giorno, salvo poi prendersela con la Merkel di turno.