La strage nel giornale satirico francese Charlie Hebdo non ha ancora una soluzione ma una cosa è chiara. Sia che si tratti di un attentato perpetrato da elementi esterni oppure autoctoni essa è “contro la nostra libertà”, come ha dichiarato il presidente Hollande, contro la nostra civiltà, le nostre idee, il nostro modo di essere, la nostra democrazia. E’ l’attacco dell’oscurantismo che vorrebbe far ripiombare il mondo nelle nebbie della storia.

Se si tratta dei prodromi della III guerra mondiale, come dicono alcuni, ebbene questo attentato è la Pearl Harbour dell’Europa. Esso suona come avvertimento a cui si deve rispondere con l’unità e la determinazione necessarie a vincere.

La reazione che si è avuta spontaneamente in tante città sta a testimoniare che questo attacco al cuore del nostro continente, nella città simbolo della nostra civiltà, è percepito contro tutti noi. Per la prima volta gli europei si sentono tutti coinvolti.

Siamo tutti Charlie.