In questi giorni lo Svimez ci ha presentato un Sud che negli ultimi anni è cresciuto metà della Grecia. Si sono persi seicentomila posti di lavoro, il tasso di natalità non è stato mai così basso, il reddito pro-capite è meno della metà di quello del Nord.

Poiché è tempo di inizio della stagione sportiva, diamo un'occhiata ai prossimi campionati e notiamo che anche qui il divario Nord-Sud è ben evidente. Per quanto riguarda la Serie A di calcio, su venti squadre, 13 sono del Nord (65%), 5 del Centro (25%) e appena due (Napoli e Palermo), del Sud (10%). Non cambia il quadro negli altri sport. Nel Basket le squadre settentrionali sono il doppio delle meridionali (10 a 5 e solo una del Centro). Nella superlega femminile di Volley ci sono 10 squadre del Nord, 2 del Centro e nessuna del Sud. Nella superlega di Volley maschile la situazione cambia poco (8, 3, 1). Nel Rugby, sport meno diffuso sul territorio, abbiamo nel Trofeo di Eccellenza quattro squadre del Nord e due del Centro.

Insomma il quadro generale dello sport riflette molto chiaramente la situazione socio-economica del Paese.