Mi è venuta casualmente tra le mani una copia de Il Giornale del 6 settembre 2015. Vincendo una certa avversione ne ho sfogliato le prime pagine. Già la dichiarazione sotto la testata “40 anni contro il coro” è stata una fulminazione. Mi son detto vuoi vedere che il giornale di famiglia si è sempre distinto dagli organi e dalla platea osannanti il capo perfetto, invincibile, ricco, predestinato alla guida dei destini d'Italia criticando, analizzando, giudicando, attaccando ed io non me ne sono accorto? La cosa mi ha preoccupato.

Poi ho letto qualche titolo: “Merkel spalanca le porte d'Europa”, “Non abbiamo senso dello Stato quindi nemmeno dei confini”, “Basta socialismo previdenziale: privatizziamo il sistema pensioni”, “Passione senza tornaconti: le idee dei giovani azzurri per la politica del futuro” e infine un dossier del prof. Brunetta “L'Italia si è svenduta a Berlino”. Non ce l'ho fatta più ad andare avanti.