Faccio parte di quella metà della teleutenza che non ha guardato il festival di Sanremo. Non è un vanto, anzi mi dispiace di non essere al passo coi tempi, di non partecipare a questo evento nazionale che rinnova i propri fasti ogni anno, calamita l’attesa e l’attenzione di tanta parte della popolazione, innesca e stimola dibattiti a non finire, è una grande passerella per protagonisti, presentatori, dirigenti, bel mondo, fa circolare tanti soldi, ecc. ecc.
Per non aver partecipato a questo tour de force (in verità è una assenza che si protrae da lungo tempo, da quando le canzoni erano costruite in strofe intervallate da ritornelli, la preistoria) sto seguendo con particolare interesse qualche trasmissione dedicata all’argomento. In questo post-Sanremo ce ne saranno molte a tutte le ore. Lo scopo è quello di sapere qualcosa sulle canzoni, sul livello dei testi e delle musiche. Uno può dire ”se questo ti interessava non potevi seguire la kermesse?”. Sarebbe stato inutile, non riesco a percepire le parole in tanto fracasso e in tanto agitarsi.
Dicevamo le canzoni? Certo, non continuano a chiamarlo Festival della Canzone italiana?
Forse sono disattento ma vedo che questo non interessa a nessuno dei commentatori e partecipanti ai furiosi dibattiti quotidiani. Non si parla che del look di cantanti e ospiti, dello style delle loro mise, del precario equilibrio della De Filippi, dei baci ricevuti (meritatamente) dalla stessa.
Delle canzoni nessuno parla. Una volta intervistavano qualche esperto che ci diceva la propria, anche fuori dal coro. Oggi niet. L’oggetto vero (tale dovrebbe essere) della manifestazione è del tutto relegato in secondo piano. Così va la cosa, l’importante è il 50% e oltre dello share (12 milioni di telespettatori fa più effetto!), gli introiti pubblicitari, ecc. ecc. Per il carrozzone successo pieno anche quest’anno!
Per curiosità mi sono procurato (internet, che grande cosa!) il testo della canzone prima classificata che si intitola Occidentali’s Karma (ma guarda!). Ne trascrivo qualche verso, per quelli come me che non ci capiscono nulla:

''Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico
Nella tua gabbia 2x3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.''

P.S. Chiedo venia per l’uso (voluto) dei termini stranieri.